domenica 22 febbraio 2009

Commento alla quarta serata di Sanremo 2009

La quarta serata l'ho solo vista ma non ascoltata, ogni tanto alzavo l'audio per ascoltare i duetti, ma non ci ho trovato nulla di interessante. Come sempre, l'occasione di cantare in duetto viene sprecata proponendo la canzone assolutamente uguale alle serate precedenti, con l'unica aggiunta di una voce diversa. Mah! Applaudo Franco Califano che nel 2005 fece una versione di "Non escludo il ritorno" con i Flaminio Maphia che invece era un bell'azzardo.

I big comunque finiscono presto, giusto il tempo di far fuori Dolcenera (eh? Ok, il testo è insipido ma è un bel motivetto orecchiabile) e la demagogia dei Gemelli Diversi (e meno male, tornate a pimpare i motorini).

Passiamo alla gara dei giovani che si esibiscono in versioni ridotte delle loro canzoni (più o meno un minuto e mezzo, meno di quanto si esibiscono i concorrenti di "X-Factor"). Vince Arisa, c'era da immaginarselo, la ragazza svettava anche nelle classifiche di iTunes. Tutti i concorrenti applaudono e rimangono sul palco a cantare la canzone vincitrice (compresa la "schiva" Barbara Gilbo, una donne allergica alle telecamere più o meno quanto Gabriele Paolini).
Canzone carina, orecchiabile, furba ma non eccessivamente ruffiana. Sarà gradevole da ascoltare per un mesetto e mezzo, ma spero per lei che cambierà look (d'altronde è pure estetista), o farà la fine di Momo.

Speriamo in bene per domani.

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