Il festival parte subito male e dopo un siparietto che avrebbe annoiato anche il buon
, assistiamo finalmente all'apertura di Mina che canta il “Nessun dorma” di Puccini. Tanto rumore per nulla, meno male che almeno non si sono dilungati.
Siamo in diretta, Bonolis entra e presenta tutti, compresa la scenografia. A proposito, la scala è ripidissima ma il palco sembra molto più piccolo degli altri anni. Non mi piace, se la gioca con quella del 2006 per la scenografia più brutta degli anni recenti. Dopo neanche un quarto d'ora siamo già alla prima canzone, incredibile! Bonolis ci vuole mandare a letto prima dell'una?
Dolcenera – Il mio amore unico
Dolcenera ha abbandonato il suo look pseudodark e adesso sembra quasi Cristina D'Avena. La canzone ha un arrangiamento ammiccante e radiofonico, ma il testo non mi soddisfa molto. Comunque è vivace, bravi gli autori a inserirla all'inizio così evitiamo di addormentarci subito. Voto: 6,5
Bonolis sproloquia per qualche minuto ma io ho in cuffia la Gialappa's e non so di cosa stia parlando. Alle 21:28 abbiamo già la seconda esibizione, ed è una di quelle che temo di più: Fausto Leali.
Fausto Leali – Una piccola parte di te
Il figlio di Leali è cresciuto, cerca di rimorchiare su facebook e se incontra il papà per strada fa finta di non conoscerlo, Fausto è preoccupato di questo e ne ha fatto una canzone. Vecchia sia nel concetto che nella musicalità e Leali non regge più gli acuti come una volta. Voto: 4 ma credevo peggio.
Dopo l'esibizione di Leali Bonolis cerca di caricare il pubblico, e i tifosi della squadra dei bianchi si entusiasmano. Subito dopo irrompe l'immancabile e indispensabile Luca Laurenti per una canzone (“That's Life”) e una gag che mi perdo ancora per merito della Gialappa's. Alle 21:40 la terza esibizione.
Tricarico – Il bosco delle fragole
Se Francesco Tricarico fosse un concorrente di “X-Factor” farebbe parte della squadra di Morgan e la Ventura si incazzerebbe facendo la vittima e tuonando: “ma perché questo superstonato non esce e mi votano Daniele?”. Sono di parte perché adoro Tricarico, amo il suo modo surreale di fare musica e di sfidare la vita.
Voto: 7
Mentre ascolto i soliti aneddoti gustosissimo della Gialappa's (anche quest'anno ne hanno per Tullio De Piscopo), sento una canzone dei Coldplay provenire dal palco di Sanremo, ma purtroppo non c'è lì il gruppo di Chris Martin ma una ragazza che credo serva a fare la valletta della serata, tale Alessia Piovan. Dopo quest'ennesimo siparietto che mi perdo volentieri è la volta di Marco Carta, che canta alle 21:50
Marco Carta – La forza mia
Non capisco come mai questo ragazzo l'anno scorso facesse impennare gli ascolti di “Amici”, non è un fenomeno, è sì e no un cantante. La sua proposta è una canzone d'amore per teenager infarcita di frasi fatte come “tu sarai il paradiso dentro me”. Esibizione non eccezionale per usare un eufemismo, quasi sussurrata all'inizio e condita da difetti di dizione. Voto: 5,5
Niente siparietti, alle 21:54 entra la quinta concorrente che è Patty Pravo, pushata a dismisura dalla Rai con tanto di puntata di “La storia siamo noi” dedicata a lei mandata in onda la settimana scorsa.
Stacco le cuffie controvoglia, perché i Gialappi si stanno divertendo a prendere in giro la loro ospite Syria tramite l'attore Claudio Santamaria.
Patty Pravo – E io verrò un giorno là
Questa vorrei ascoltarla nell'edizione da studio, secondo me ne guadagna. Sul palco dell'Ariston sembra avere un buon potenziale ma scivola un po' via. Esibizione molto ruffiana di Patty Pravo, vecchia volpe del palcoscenico che cerca di coprire le stonatura con il suo charme.
Voto: 6
Alle 22:00 abbiamo già archiviato cinque esibizioni, se si continua di questo passo ce ne andremo a dormire abbastanza presto. Ecco, purtroppo non sarà così dato che Bonolis annuncia un collegamento con New York che avverrà subito dopo la pubblicità.
Alle 22:05 Bonolis si collega con New York, per uno di quei momenti che il conduttore ama tanto, una di quelle interviste impegnate in cui Bonolis sfoggia una faccia sofferente. Ma perché propinarci una roba tipo questa? Anche la principessa Michela Rocco di Torrepadula, la moglie di Enrico Mentana, ha ammesso che la sera della morte di Eluana Englaro ha guardato il Grande Fratello, perché dobbiamo far finta di voler essere impegnati anche quando guardiamo un programma d'evasione? Meno male che alle 22:11 è già finito. Ecco, che senso ha passare da un messaggio di pace a Marco Masini?
Marco Masini - L'Italia
Ultimamente aveva scritto una canzone per Gazebo, speravo tornasse alla musica da discoteca e invece canta una versione musicata di “Studio Aperto” o de “Il Giornale”. Veramente orrenda, di una demagogia sconcertante. Voto: 3
Bonolis aggiunge che tra un po' arriverà Roberto Benigni, per uno di quei suoi innovativi momenti di comicità. Oggi si è pure dimesso Veltroni, secondo me lo ha fatto apposta per farsi prendere per il culo da Benigni in prima serata.
Prima di Benigni c'è un uomo di cui ignoro l'esistenza.
Alle 22:23 c'è il vincitore dell'altro Festival bonolisiano, Francesco Renga.
Francesco Renga – L'uomo senza età
Altro che senza età, Renga s'è fatto vecchio e si è tagliato pure i capelli. La canzone è interessante, ma lo preferisco in versione pop. Anche questa è un'altra canzone che spero sia molto diversa nella versione radiofonica. Voto: 6
Dopo 'sta lagna Bonolis tenta di svegliare il pubblico in vista del frizzante appuntamento con Roberto Benigni. Mi viene da vomitare solo all'idea, il successo di Benigni è uno di quei misteri che non capirò mai.
Benigni è un fiume in piena, devo dire che comunque sa tenere il pubblico ma lo trovo divertente solo quando non parla di politica, perché tanto le battute su Berlusconi le conosciamo tutte e infatti alcune di quelle che sciorina stasera sono un po' datate. Gli passo il paragone tra Mina e il Berlusca così come la parte sul testo lussurioso di Iva Zanicchi. Oh, il pezzo pro gay serve per bilanciare Povia? Banale, ma all'Arcigay piacerà, e infatti Grillini applaude. Si mette a leggere Oscar Wilde, molto inerente al festival della canzone italiana. Che palle, alle 23:02 dopo trentadue minuti finalmente si leva dai coglioni. Benigni mi fa rabbia e tristezza, un giullare che racconta barzellette da bar e viene spacciato per genio. Ho quasi rivalutato Luttazzi dopo quest'esibizione. Antonio Albanese e il suo ministro della paura valgono venti Benigni.
Alle 23:08 ritorna Alessia Piovan, non so a far cosa. Ah, presenta il malefico trio (no, non sto parlando d
i Stock, Aitken e Waterman)
Pupo, Paolo Belli & Youssou N'Dour – L'opportunità
Già il trio è male assortito, poi presentano un pezzo che sembra provenire dal festival del 1974. Fatico a credere che non siano state proposte canzoni migliore di questa, Don Backy domenica spergiurava di aver mandato a Bonolis una canzone bellissima.
Voto: 5 -
Bonolis e Laurenti perdono tempo, per la prima volta dopo anni e anni sono veramente spazientito mentre guardo Sanremo. Addirittura con Panariello e la Ventura non mi sono annoiato così.
Alle 23:20 dovrebbero suonare i Gemelli Diversi, ma la strumentazione si rifiuta di funzionare. Se andasse a fuoco il teatro Ariston come la casa del Grande Fratello ieri, ne sarei quasi contento.
Gemelli Diversi – Vivi per miracolo
Tentativo di rinverdire i fasti di “Mary” con una canzone pseudosociale che parla degli “ultimi” e dei disperati. Retorica come quella di Masini ma almeno meno noiosa.
Voto: 4,5
Alle 23:27 scossa l'ora di Al Bano.
Al Bano – L'amore è sempre amore
Meglio di quella di due anni fa che arrivò seconda dietro Cristicchi, ma può essere che Al Bano sa cantare solo canzoni d'amore? Senza infamia e senza lode, ma l'esibizione lo salva.
VOTO: 6
Dopo quasi venti minuti di momenti indimenticabili come la guerra tra le orchestre, si arriva all'esibizione degli Afterhours.
23:45 Afterhours – Il paese è reale
Dopo i Bluvertigo, i Subsonica e i Soerba a Sanremo mancavano solo loro di quei gruppi a cavallo tra il mainstream e l'underground che MTV tentò di lanciare una decina di anni fa. Anzi, mancherebbero ancora i
Marlene Kuntz Fortunatamente rimangono fedeli a loro stessi, niente imborghesimenti, ed è l'unico pezzo di Sanremo che è riuscito ad emozionarmi un po', facendomi rimanere col fiato sospeso per via dell'arrangiamento aggressivo (samresemente parlando è ovvio). Il testo me lo sono perso per strada però.
Voto: 7,5
23:50 Iva Zanicchi – Ti voglio senza amore
Canzone molto bella e interpretata con passione dalla Zanicchi. L'idea che una donna a settant'anni possa godersi il sesso e la vita a modo suo trova sbigottiti addirittura gli internauti, evidentemente molto meno progressisti e di larghe vedute di quello che si pensa. Le auguro che il nuovo disco (che avrà ancora il contributo di Tiziano Ferro) abbia un buon successo.
Voto: 6,5
23:55 Nicky Nicolai & Stefano Di Battista – Più sole
Si parte jazzando e si passa presto a un funk orecchiabile, piacevole e furbo. Forse le radio la passeranno di più dei precedenti lavori presentati a Sanremo dalla Nicolai, ma io preferisco ancora “Che mistero è l'amore”.
Voto: 6,5
Finalmente arriva il piccione, ha l'aria della vittima, ed è mezzanotte e sette minuti.
Povia – Luca era gay
Meno orrenda di quello che credessi, ma è una paraculata non una canzone. Non c'è omofobia, quella è solo una trovata pubblicitaria per poter poi fare la vittima e il paladino della libertà di parola, ma il testo è infarcito di banalità sull'omosessualità come i rapporti pieni di tradimenti e i genitori degeneri che deviano la mente dei ragazzi portandoli all'omosessualità. Quel cartello finale che cazzo vuol dire? Ma vaffanculo Povia!
Voto: 4
Bonolis ovviamente va a stuzzicare Grillini che fa la solita figura di chi parla tanto per parlare. Si può dire che Grillini non rappresenta tutti i gay? L'unico rappresentante dei gay insignito di tale onorificenza è Cecchi Paone.
00:17 Sal Da Vinci – Non riesco a farti innamorare
Da Vinci è stato il vincitore del
Festival Italiano, l'antisanremo di Mediaset proposto ormai quindici anni fa. Siamo dalle parti di Gigi D'Alessio, piacerà da Napoli in giù, ma io vivo a Latina.
Voto: 5
Gli ultimi sono Alexia e Mario Lavezzi.
Alexia & Mario Lavezzi – Biancaneve
La canzone sembra carina, ma è tardi e abbiamo tutti le palpebre pesanti. Non mi sforzo di seguirla più di tanto, spero che domani si esibiscano ad un orario più decente.
Voto: 6 (sulla fiducia)
A mezzanotte e mezza si esibisce Katy Perry dal vivo su base. Katy è un animale da palcoscenico, se l'avessero fatta esibire tre ore prima (magari tagliando il collegamento con l'Onu) avrebbe fatto il recond di ascolti. Non seguo molto la scenetta, sono stanco, la recupererò su youtube.
All'una meno e un quarto arrivano i giovani, anzi le proposte. Bonolis perde pure tempo, questo vuole sforare per avere indici di share più alti.
Malika Ayane – Come foglie
Al primo ascolto non sembra male, ma avrei bisogno di sentirla di nuovo e possibilmente da sveglio.
Voto: 6
Irene Fornaciari non l'ho seguita per principio, detesto
suo padre e trasferisco il mio odio su di lei, anche se so che non si dovrebbe fare.
Simona Molinari – Egocentrica
Pezzo interessante, radiofonico ma anche un filino raffinato. Lei l'ho ascoltata con interesse perché tra i suoi collaboratori c'è anche Angelo Avarello, vecchio amico dell'emittente per cui lavoro.
Voto: 6,5
Filippo Perbellini – L'orgoglio
Cocciantino non sembra malaccio, teatrale e inutilmente epico come piace a me, ma a quest'ora sono sazio e non gli presto molta attenzione. Gli lascio un 6 sulla fiducia.
Arrivano le eliminazione, anticipate dalla Gialappas' Band parecchi minuti fa. Ahimè, escono Afterhours, Iva Zanicchi e Tricarico, le mie tre canzoni preferite. Come si fa a mandare via loro e a lasciare la fiera della noia (Fausto Leali, Al Bano) e il trionfo della retorica (Gemelli Diversi e Masini)? Povia figurarsi se non passava, idem Marco Carta, chi l'avrebbe retta poi la De Filippi? Che amarezza.
L'ultimo voto va a Bonolis, pesantissimo e per nulla interessato alle canzoni e agli artisti in gara. Forse è consapevole di non avere granché a livello musicale, ma lo spettacolo visto stasera è stato lento e impacciato.
Voto: 5