Sono finalmente usciti i dati audiradio ufficiali per il 2008- Per l'emittente per cui lavoro è andata benissimo, siamo primi nella nostra zona e il direttore sta pensando seriamente di spedire una banana gonfiabile, con su scritto il numero dei nostri ascoltatori nel giorno medio, ai responsabili delle altre emittenti limitrofe.
Ma a livello di network ciò che balza all'occhio è il crollo di Radio Deejay, superata in classifica da RTL e RDS. La notizia mi fa veramente piacere, non tanto per RTL (che non ascolto da anni, e anche quando lo facevo mi limitavo a Federico l'Olandese Volante) o per RDS (che è in assoluto la radio che detesto di più al mondo), ma perché finalmente l'involuzione e l'arroganza di Deejay, la mia ex emittente preferita, è stata certificata. Io sono un ex fedelissimo ascoltatore di Deejay, grazie alla quale negli anni '90 (in un'epoca in cui non esisteva il download selvaggio e per farti una cultura musicale dovevi COMPRARE i cd e trovare programmi di nicchia alla radio) mi sono creato una discreta cultura musicale mainstream. Oggi al massimo puoi farti una cultura di gossip e programmi televisivi.
Ricordo ancora che i Pizzicato Five li ascoltai per la prima volta di pomeriggio nel programma di Marco Biondi, che li presentò spiegando “so che non stiamo parlando degli U2, ma gli ascoltatori più attenti si ricorderanno che li abbiamo già trasmessi”. Mi si aprì un mondo, quello della musica pop giapponese, le Cibo Matto, i Cosa Nostra, Fantastic Plastic Machine, Cornelius etc.
C'era il programma di Linus (non ancora votato al cazzeggio senza freno) in onda al sabato pomeriggio che faceva ascoltare i brani utilizzati nelle pubblicità (una delizia, all'epoca si usavano veramente dei gran bei pezzi, conobbi Kate Bush con uno spot, non mi ricordo più di quale prodotto ma era qualcosa di dolce), uno spazio alle cover particolari (mi entusiasmai per la versione di “I'm your boogeyman” di K.C. & The Sunshine Band rifatta dai White Zombie, mentre non sapevo che “Heaven For Everyone”, uno degli ultimi brani cantati da Freddie Mercury, fosse un pezzo già inciso dalla band di Roger Taylor, il batterista dei Queen), e un altro spazio dedicato alle classifiche americane, dove spesso si ascoltavano remix molto diversi dal gusto eurodance portato avanti dall'emittente.
Non passavo pomeriggio senza ascoltare il Deejay Time con Albertino, Fargetta, Molella, Prezioso e Giuseppe, non c'era week-end senza la Deejay Parade e il quadernino su cui scrivere le posizioni. Ho sempre ascoltato volentieri Paoletta (liquidata da Linus come un personaggio non di primo livello in un'intervista rilasciata a “Millecanali” qualche anno fa, un'intervista che mi fece odiare in maniera definitiva il vecchio che mi ammorba tutte le mattine raccontandomi i fatti suoi), Gigi Ariemma, Mila e Marco Baldini.
Oggi Deejay è diventato un fastidioso chiacchiericcio portato avanti da personaggi televisivi talvolta anche di serie Z, una continua appendice di programmi televisivi infimi, che trasformano la radio in una ripetizione stanca della televisione più brutta che si produce oggi.
Linus ho smesso di ascoltarlo dopo le polemiche con Fabio Volo e Albertino (e come ho scritto su anche grazie a quell'intervista a “Millecanali”), non mi interessa nemmeno ascoltare Savino di cui ormai sono strasazio grazie alla sua bulimica presenza in televisione. Albertino lo ascolto in streaming, perché la sera la radio non l'accendo più nemmeno per Bertallot, e se lo faccio è solo per interessi personali (leggasi marchette nelle trasmissioni di amici), mentre Platinette, il Trio Medusa e anche Fabio Volo (ma solo perché va in onda mentre sto lavorando) sono stati cannati da diversi anni. Il pomeriggio non so nemmeno chi c'è, dall'estetista mi è sembrato di riconoscere La Pina e ho chiesto che venisse cambiata frequenza...
C'è ancora la Littizzetto? C'è stato un periodo in cui la seguivo molto, e così potei notare che il presunto genio comico non faceva altro che riciclare le stesse battute tra tv, radio e libri. La perdono solo perché una volta ho fatto un sogno erotico su di lei veramente estasiante.
Riguardo la musica da discoteca non gradisco molto i programmi di Joe T.Vannelli, amo ancora i programmi di Albertino (la musica che manda un po' di meno, ma vabbè), e mi è piaciuto molto il “Bob Sinclar Show”, che però ho dovuto metter da parte per mancanza di tempo.
Se un giorno Deejay smetterà di compiacersi, metterà da parte la televisione e ricomincerà a puntare sulla musica e non sul basso umorismo forse ricomincerò ad ascoltarla, nel frattempo mi nutro della loro infelicità.


