Purtroppo mio fratello non riesce a fare a meno di pranzare con la tv accesa sul sesto canale, quello dove abbiamo sistemato Italia 1. Pranzare con "Studio Sport" per me significa incazzarmi almeno ogni due minuti e passare il tempo a sbraitare contro l'eccellente informazione delle reti berlusconiane.
Oggi per esempio è andato in onda un servizio sulle dichiarazioni di Rubens Barrichello nei confronti di Ferrari e Schumacher, che era al limite del denigratorio. Una giornalista, tale Anna Cappello, sceglie un taglio sarcastico-moralista per affrontare l'argomento, probabilmente per fare felice lo spettatore medio che guarda la Formula 1 solo per vedere vincere la Ferrari e per sperare che le altre auto si schiantino contro un muretto o tra di loro (come Laura Pausini ad esempio, ecco un'altra che mi sta proprio sulle scatole). Per lei Barrichello oltre ad essere un pilota finito (quindi il record di presenze in formula 1 deve averlo superato per miracolo) è anche un coniglio, perché parla dei torti subiti a distanza di anni e sceglie un bersaglio facile: Schumacher (notoriamente indifeso, speriamo che Schumi non decida di speronare Barrichello in autostrada come faceva coi suoi avversari in pista).
Quindi l'autrice del servizio riconosce che questi torti siano esistiti ma ne fa una questione di coraggio, dicendo che certe cose andavano dette subito o taciute. Perché è soprattutto la chiosa del servizio che mi ha mandato fuori dai gangheri:
"O parli subito e rischi oppure, con più classe, non recrimini e stai zitto per sempre". Un giornalista che dice una cosa del genere prima di tutto mi fa dubitare della sua reale passione per l'automobilismo, ma anche sul suo amore per la libertà di espressione. E poi, diciamocelo, questa se crede de fa Terruzzi, un altro che l'obiettività non la vede manco col binocolo, ma che quest'inverno lo passerà a rosicare, visto che ha dovuto assistere al trionfo di Lewis Hamilton nella classifica piloti della F1.
L'informazione giornalistica sportiva Mediaset è formata al 70% da opinioni personali che generalmente strizzano l'occhio allo spettatore non esperto, che vuole solo sentirsi dire le cose più ovvie e che è facilmente preda delle polemiche da bar sport. Parlando di calcio le vittime preferite dei solerti giornalisti di questo straordinario contenitore sono l'Inter (tirata in mezzo per qualsiasi stronzata, e ve lo dice uno che l'Inter la odia), la Roma (ma c'è da dire che i romanisti ce l'hanno con tutti) e Domenech, trattato come un vero idiota nonostante sostenga più o meno le stesse posizioni di Arrigo Sacchi (che invece dalle parti di Mediaset passa per un santone) riguardo il gioco delle squadre italiane.
Ci sta che esistano degli opinionisti all'interno di un telegiornale, ma per "Studio Sport" lo sono tutti, ognuno deve poter giudicare la notizia e non solo raccontarla, evidentemente per provare che il berlusconismo è vivo e vegeto e lotta in mezzo a noi.
Di una cosa li ringrazio, con questo modo di fare mi hanno fatto totalmente passare la simpatia per il calcio (inteso come campionato italiano maschile di serie a), che ormai seguo solo sporadicamente e più come fenomeno di costume che come sport.
Ma soprattutto conformano l'informazione sportiva di Mediaset al resto dell'informazione che va in onda su queste emittenti, dove l'attenzione viene spostata dalla notizia all'opinione di qualche politico che crea polemica sulle parole e non sui fatti.
Ecco un esempio di scaletta di Studio Sport:
- Il Milan è la squadra più forte del mondo, tutti i giocatori sono anche bellissimi. Kakà santo subito, è la proposta del presidente Berlusconi che d'altronde santo lo è già. Ma chiedamo da Pellegatti qualche commento imparziale sulla partita di ieri e soprattutto il menù del pranzo di Carlo Ancelotti.
- E' bufera in casa Inter. Ieri ha vinto 5-0 ed ha 39 punti di vantaggio sulla seconda, ma c'è polemica intorno ad Adriano che uscendo all'87° ha rivolto una boccaccia al cane del magazziniere
- La Juventus è forte perché fa parte del pacchetto Mediaset Premium. Anche oggi Gianni Balzarini intervisterà qualche giocatore bianconero con la speranza di limonarlo.
- La Roma è una squadra di pecorari, la rosa attuale basterà per vincere la Mitropa Cup? Giorgia Ferrajolo ha svegliato Luciano Spalletti alle cinque del mattino per rivolgergli questa domanda.
- Domenech è un pirla. Inchiesta del nostro Nando Sanvito: "Ma siamo sicuri che la sorella di Zidane non sia veramente una mignotta?"
- Formula 1: Giorgio Terruzzi ci aggiornerà sulle sue nuove battute su Hamilton, quel negretto antipatico che ha vinto immeritatamente il mondiale piloti
- gli altri sport non esistono
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