mercoledì 16 dicembre 2009

Arrivederci amore ciao



L'ho visto ieri su Raisat Cinema, lo aspettavo da molto tempo.
Non ho letto il libro, ma il fumetto sì, un gran bel lavoro stampato dalle Edizioni BD in due volumi a colori, e ristampato in b/n dalla Mondadori in un'antologia noir intitolata "Alta Criminalità".

Le differenze con il fumetto mi hanno fatto un po' storcere il naso nei primi minuti. Le modalità dell'assassinio del compagno di Giorgio non mi son piaciute, ancor meno la figura del personaggio di Sergio interpretato da Antonello Fassari. Infatti nel fumetto Sergio è un operaio ancora fedele alle ideologie, qui è una copia in bello di Cesare Battisti e di altri ex rivoluzionari che ora campano con libri e consulenze. Al suo confronto Giorgio non ne esce malissimo, invece nel fumetto la sua carognata ha un peso diverso soprattutto perché fa leva sui sentimenti del povero Sergio, che qui invece sembra solamente uno stronzo arricchito qualsiasi. Manca anche tutto il percorso di Giorgio dal Sud America alla Francia, che secondo me poteva essere accennato perché è lì che si capisce che Giorgio non è una vittima delle circostanze ma è uno marcio fino al midollo, uno che non solo abbandona l'ideologia ma la calpesta pure. Anche il finale è diverso, Giorgio infatti viene ucciso dalla spagnola anarchica che aveva fatto il colpo con lui mentre sosta davanti alla tomba di Robi, il film invece termina col funerale dalla sfortunata ragazza.
C'è da dire che dal momento in cui mette piede Michele Placido il film si prende la rivincita, non solamente per la bravura dell'attore, ma pure perché Soavi si trova a proprio agio nel descrivere il mondo violento a malsano in cui si muovono i protagonisti. Il regista riesce a illustrare molto bene la claustrofobia del circolo vizioso in cui vive Giorgio, incapace di cambiare nonostante si illuda di poterlo fare.

Il mio giudizio è complessivamente positivo, sarà che a me i film di Michele Soavi piacciono a prescindere (molto meno le sue fiction) ma non capisco come un noir tipo questo sia stato così sottovalutato, quando sulla tv generalista vengono mandate in onda serie televisive poliziesche o gialle di bassissima qualità e lontanissime dalla realtà italiana (la prima serata di Rai 2 ne è un esempio lampante).
Veramente bellissima e bravissima Alina Nadelea, sarà che mi ricorda Macarena Gomez, ma me ne sono innamorato al primo sguardo. La scena in cui
muore uccisa dalle aspirine a cui è allergica è veramente straziante. Questo è un punto a favore del film, nel fumetto invece scivolava via un po' velocemente

Non mi sono piaciuti per niente i titoli di testa, mi hanno ricordato i film che mandava il lunedì sera Raiuno quando ero bambino.
Nonostante il film sia ambientato nel Nord Italia, alcune scene sono state girate a Latina, me ne sono ricordato quando ho visto la mia fumetteria preferita inquadrata in una scena in cui Giorgio tenta di riconquistare Robi. Devo dire che Piazza del Popolo sullo schermo sembra sempre migliore di quella che è realmente.
Pier Luigi Zerbinati (il sosia di Bettino Craxi citatissimo dal sottoscritto) è l'avvocato di Giorgio.

Locandina presa da filmposters.it

Nessun commento: