giovedì 5 giugno 2008

Summer Of Fear di Wes Craven

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Wes Craven dirige nel 1978 questa produzione televisiva dopo aver già regalato al mondo "L'ultima casa a sinistra" e "Le colline hanno gli occhi". Il film è tratto da un romanzo di Lois Duncan dal titolo "Summer Of Fear", che pare sia stato un grosso successo tra gli adolescenti dell'epoca (così almeno dicono Wes Craven e Max Keller nel commento al film presente nel dvd), che poi è anche il titolo della versione internazionale della pellicola, ma non di quella statunitense che si chiama "Stranger In Our House".

Passiamo brevemente alla trama: Rachel (Linda Blair) è la piccola di casa Bryant, vive in una fattoria e ha una vita perfetta: i suoi le vogliono bene, ha amiche sincere, un ragazzo e anche un cavallo. Questo bel quadretto muta quando entra in scena sua cugina Julia (Lee Purcell), che viene ospitata dalla sua famiglia dopo che ha perso i genitori in un incidente stradale. La cugina nel giro di poco tempo le ruberà il ragazzo e anche la fiducia di mamma, papà e fratello, che sembrano totalmente manipolati dalla nuova arrivata, tanto da non accorgersi di essere in pericolo.

Non è un vero film dell'orrore, non c'è sangue (è una produzione televisiva d'altronde), ma c'è una discreta tensione, una buona sceneggiatura e attori in parte. All'epoca ebbe anche un buon successo, infatti come viene raccontato nel commento fu trasmesso ben quattro volte in due anni, due dalla NBC e due dalla CBS.

Comunque il post lo volevo dedicare soprattutto al commento audio del film affidato a Wes Craven (regista) e Max Keller (produttore), che è estremamente interessante, veloce, completo di aneddoti e particolarità tecniche e senza punti morti. Ecco allora che presento un elenco delle cose più interessanti e curiose che sono state dette:

- lo stuntman Mickey Gilbert mentre girava le immagini che accompagnano i titoli di testa (una corsa in auto a folle velocità su una stradina di montagna, è l'incidente in cui muoiono i genitori di Julia), ha frenato troppo tardi e ha quasi investito la troupe

- nel romanzo l'animale che appartiene a Rachel è un cane, ma nel film viene sostituito da un cavallo per sfruttare le doti da cavallerizza della Blair

- alcuni dirigenti della NBC rimasero inorriditi dalla visione dei precedenti film di Craven

- è il primo film di Wes Craven girato in 35mm

- quando fece il film, la Blair si era disintossicata da poco

- la casa dove è ambientato quasi tutto il film era in affitto, e la proprietaria pretendeva dodici cestini (il pranzo della troupe) al giorno

- la prima versione della scena in cui il cavallo attacca Julia andò perduta

- l'intera troupe di "Le colline hanno gli occhi" era composta da otto persone

- Wes Craven prepara l'elenco delle inquadrature la sera prima delle riprese e ne fa al massimo ventidue al giorno

- se sullo sfondo di una scena compare una finestra o uno spazio ampio, Craven crea sempre delle situazioni che si svolgono indipendentemente dall'azione in primo piano

- Craven gira sempre una scena come da copione ma poi accetta suggerimenti per fare modifiche, e aggiunge che un paio di famose battute di "Scream" non sono farina del suo sacco

- l'idea del ritrovamento da parte di Rachel di denti e capelli, fu presa da "L'inquilino" di Roman Polanski

- la NBC accettò di fare il film perché i produttori convinsero Linda Blair a interpretare il ruolo da protagonista

- le scene di Macdonald Carey furono girate in un solo giorno perché l'attore doveva tornare sul set di "Days Of Our Lives", popolare soap-opera della NBC

- la scena del frigorifero e quella di un rapporto accennato tra Julia e suo zio furono prese di mira dalla censura della NBC

- la scena finale (che comprende una piccola esplosione di una porta) fu girata senza misure di sicurezza

- la scena della zuffa è quella che ha portato via più tempo

- Wes Craven era docente universitario



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